di Aurora Nina Allegra.
La città di Milano, dopo i successi ottenuti con la settimana della moda, ha deciso di rilanciare dedicando alla musica una settimana di eventi. All’interno della Milano Music Week, oltre a interviste e incontri con cantanti sia emergenti che affermati, giornalisti e case discografiche si è tenuta, presso la Feltrinelli sita nella Galleria Vittorio Emanuele II, la presentazione del libro “Il rock di padre in figli*”, scritto da Massimo Cotto, edito da Gallucci.
Presentazione del libro con Eugenio Finardi
Una presentazione con una formula diversa: Massimo Cotto, dj di Virgin RADIO e giornalista, invece di parlare del suo libro, ha intervistato Eugenio Finardi. Hanno parlato di cosa il rock abbia rappresentato culturalmente per la generazione compresa fra i “Baby Boomers” e “Generazione X”, confrontandosi con il pubblico presente.
Eugenio Finardi, classe 1952, ha condiviso i suoi ricordi adolescenziali avvenuti a Boston. Ha raccontato quale ruolo ha svolto il rock and roll per lui e per i giovani di quegli anni, cresciuti al di là dell’Oceano Atlantico, come musica e come stile di vita. Questo ha animato un ironico dibattito, fra i due padroni di casa, su quali brani far ascoltare loro per farli innamorare di un sound intramontabile.
Massimo Cotto ha aggiunto brio condividendo aneddoti emersi dalle sue interviste a mostri sacri del rock partendo da Paul McCartney, Mick Jagger fino ad arrivare a Madonna, Leonard Cohen, Bruce Springsteen.
Il pubblico convenuto si è ritrovato ad ascoltare, dalla voce dei narratori, armonie e melodie espresse attraverso suoni onomatopeici. Insieme, i due amici hanno svelato alcuni tecnicismi strumentali per produrre un brano rock. Hanno parlato di nuovi generi musicali e delle differenze con il rock, cedendo a tratti nella melanconia degli anni trascorsi e del “ai nostri tempi era diverso, ora invece…”.
Alla domanda su quali siano i sottogeneri del rock, il pubblico si è ritrovato travolto dal vortice di nomi storicamente stabilito dai critici musicali che amano catalogare, tra cui Metal, Hard, Heavy, Country, Punk, Progressive, Psichedelico, Pop, con la perplessità dei due autori riguardo l’utilità di tale classificazione.
Genesi del rock dai Kiss ai Måneskin
È stato inevitabile transitare dalle colonne sonore di film nelle quali il rock ha lasciato la sua impronta, fino ad arrivare a confrontare lo stile eccentrico dei Kiss con quello dei giovanissimi e apprezzati Måneskin.
Tra il pubblico, un ventaglio di personalità: chi fedele alla scelta fatta in gioventù del capello lungo (calvizie permettendo) e chi arreso all’abito blu o grigio, ma tutti accomunati dalla stessa, irriducibile anima rock.
Le due ore trascorse alla presentazione di questo libro sono scivolate via tra ricordi, confronti e un generico tirare le somme con il passato guardando a un possibile futuro. L’autore Massimo Cotto ha salutato i presenti, adepti del rock and roll, con un laico augurio: “che il rock sia sempre al vostro fianco”. Aggiungeremmo: negli smartphone e varie playlist.
Sounds good.
Aurora Nina Allegra