Storia del giornalismo: professoressa Maria Elisabetta Tonizzi

Che argomenti si affrontano nel corso di Storia del giornalismo della docente Maria Elisabetta Tonizzi? Ce lo spiega la professoressa in una breve panoramica.

Nel passaggio tra il ‘900 e il nostro secolo, il giornalismo d’informazione ha attraversato una fase, tuttora in atto, di epocale metamorfosi. Internet, i social, e molto d’altro, hanno dilatato, come mai in precedenza, l’offerta delle notizie, mettendo in pesante difficoltà il primato dei giornali cartacei.

È cambiato il modo di produrre i contenuti così come le scelte di selezione di questi da parte del lettore, tramite gli smartphone e vari dispositivi digitali.

Il corso di Storia del giornalismo: gli argomenti delle lezioni

La Storia, per statuto scientifico, ricostruisce e interpreta il passato. Pertanto, nel corso di Storia del giornalismo l’analisi del ‘nuovi’ media non è tra gli obiettivi formativi specifici dell’insegnamento, anche se ne rappresentano l’oggetto delle conclusioni.

Questo riguarda infatti il plurisecolare processo, iniziato nel ‘400 con la stampa a caratteri mobili di Gutenberg. Un processo che ha condotto, con un’intensissima accelerazione nell’età contemporanea cui è dedicata la maggior parte delle lezioni, all’affermazione dei ‘vecchi’ media d’informazione. In primis i quotidiani di carta e nel ‘900 la radio e la Tv. E che ha portato all’odierna definizione deontologico-professionale del lavoro dei giornalisti.

Storia del Giornalismo: cosa verrà approfondito

Storia del giornalismo significa dunque declinare le caratteristiche evolutive dei diversi prodotti d’informazione, dai quotidiani all’infotainment televisivo, nel contesto del cammino, tortuoso, che ha condotto le società occidentali, focus del corso, alla libertà che connota la modernità.

Vengono pertanto approfonditi, nel lungo periodo e relativamente alle particolarità dei principali Stati euro-atlantici, i molteplici elementi che compongono un quadro molto articolato.

  • Le trasformazioni tecnologiche, in passato ‘rivoluzionarie’ quanto Internet;
  • la modifica delle strutture sociali che ha determinato la formazione della domanda e del mercato della notizia;
  • i rapporti con il potere e i cambiamenti degli assetti istituzionali che, dal secondo ‘800, hanno sancito il diritto costituzionale alla libertà di stampa, con una grave battuta d’arresto impressa dai regimi totalitari tra le due guerre mondiali.

Il pluralismo dell’informazione, ieri come nel tempo presente, è un fattore strutturale della vita delle democrazie ed è il risultato delle complesse dinamiche ripercorse criticamente dalla Storia del giornalismo. 

L’insegnamento di Storia del giornalismo 

L’insegnamento di Storia del giornalismo, ricompreso nel settore scientifico-disciplinare di Storia contemporanea, analizza le condizioni socio-economiche e politico-istituzionali che hanno determinato l’evoluzione del giornalismo d’informazione. Vengono prese in esame le sue diverse espressioni mediatiche, a partire all’età moderna con particolare approfondimento riguardo ai due secoli, ‘800 e ‘900, dell’età contemporanea.

Oltre all’Italia, sono considerati Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati uniti e la Russia, al fine di delineare, in termini comparativi, le differenze dei rispettivi modelli giornalistici.

Viene inoltre, e con successo, proposto agli studenti di svolgere, anche a gruppi e utilizzando ppt di immagini e testo, relazioni su temi diversificati, suggeriti sia dal docente che per loro iniziativa, così da stimolarne le capacità comunicative, di organizzazione coerente del discorso e la padronanza del lessico appropriato. 

è professore ordinario. Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali

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