Intervista alla Dott.ssa Serena Tonelli – verso la carriera diplomatica

26 anni, una Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche (SID triennale) e in Scienze Internazionali e della Cooperazione (SIC magistrale, oggi Relazioni Internazionali) all’Università degli Studi di Genova, assunta come Segretaria di Legazione in prova al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Serena racconta, nell’intervista, il percorso verso la carriera diplomatica

Serena Tonelli è un esempio di impegno e dedizione, che conferma la professionalità e l’efficienza del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali (DISPI) nella formazione e negli sbocchi occupazionali degli studenti.

Serena, quando è iniziato il tuo percorso di studi e quali sono state le scelte che hanno caratterizzato il tuo percorso formativo?

 «Frequentavo il Liceo linguistico internazionale Grazia Deledda (a Genova) e sognavo una carriera che mi permettesse di girare il mondo, ma non avevo le idee chiare sul mio futuro. Ho quindi stabilito di elaborare due elenchi: da un lato, quello dei corsi di studi che mi sembravano più interessanti (in Italia e all’estero); dall’altro lato, quello degli sbocchi occupazionali che mi sarebbero piaciuti. L’unica perfetta combinazione tra le due liste riguardava la Laurea in relazioni internazionali e la carriera diplomatica. Perciò, ho selezionato tale percorso, che, tra l’altro, mi avrebbe permesso di restare nella mia città, data la presenza di un buon corso di laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università degli Studi di Genova. Dopodiché, la scelta del corso di laurea magistrale in Scienze Internazionali e della Cooperazione (oggi Relazioni Internazionali) è stata immediata: si trattava della naturale continuazione dei miei studi triennali, e rimaneva perfettamente in linea con il percorso professionale che avevo deciso di intraprendere. In particolare, mi sono iscritta al curriculum “Cooperación y Política del Desarrollo – Cooperation and Development Policies”, un corso tenuto interamente in spagnolo e inglese. La motivazione era duplice: da una parte, il mio interesse per il tema specifico della cooperazione allo sviluppo; dall’altra, la volontà di migliorare al massimo la mia conoscenza delle lingue straniere. Dopo aver conseguito la laurea magistrale a Genova ed un Master in Studi Diplomatici presso la SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale) a Roma, sono tornata ancora brevemente all’Università degli Studi di Genova per frequentare un corso di perfezionamento in Sport, Cultura e Gestione. In questo caso, la connessione con la carriera diplomatica era solo parziale, ma ho cercato di massimizzarla, concentrandomi sul tema della diplomazia dello sport, come dimostra il mio project work finale intitolato -Lo sport come soft power nelle relazioni internazionali-».

Come è stata la tua esperienza presso il Dipartimento di Scienze Internazionali e Diplomatiche?

«La mia esperienza presso il DISPI (o meglio, DISPO, Dipartimento di Scienze Politiche, quando lo frequentavo) è stata ottima. Ho apprezzato gli insegnamenti e i professori, il lavoro del personale, le attività extracurriculari… per non parlare della vista mozzafiato dall’Albergo dei Poveri! Come si suole dire, se tornassi indietro lo rifarei».

Nel tuo percorso, hai avuto occasione di svolgere esperienze formative all’esteso?

«Nel corso dei miei cinque anni all’Università di Genova ho avuto l’opportunità di vivere tre diverse esperienze all’estero: mobilità studentesca, tirocinio e attività di ricerca. Innanzitutto, il primo semestre del secondo anno di triennale ho partecipato al programma UE Erasmus+, frequentando la facoltà di Scienze Politiche e Sociologia dell’Universidad Complutense di Madrid per cinque mesi. Poi, durante il primo semestre del secondo anno di magistrale ho preso parte al programma di tirocini MAECI-MIUR-CRUI, che mi ha permesso di collaborare per tre mesi con i funzionari diplomatici della Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York. Infine, nel corso dell’ultimo semestre dei miei studi magistrali ho svolto attività di ricerca finalizzate alla promozione dell’integrazione europea presso l’Ufficio di rappresentanza della Regione Liguria a Bruxelles, grazie ad una borsa di ricerca assegnata dall’Università degli Studi di Genova in collaborazione con la Regione. Questa esperienza si è poi trasformata nel lavoro che ho svolto per un anno, in quanto Liguria Ricerche, società inhouse di Regione Liguria, mi ha invitata a restare all’Ufficio di Bruxelles per occuparmi di attività di supporto alla progettazione europea».

Gli insegnamenti che ricordi con maggiore entusiasmo? Quali esami sono stati incisivi nel tuo percorso di crescita personale e formativa?

«Onestamente sono molti gli insegnamenti che ricordo con entusiasmo e soddisfazione. Gli esami del corso di laurea triennale sono stati un’ottima base per comprendere l’attualità della società contemporanea e della comunità internazionale. Dopodiché, sono stati gli insegnamenti più specifici del corso magistrale ad avermi appassionata e incuriosita maggiormente. In particolare, ricordo “The Law of International Organizations” della Professoressa Carpaneto, che mi ha stimolata a candidarmi per il tirocinio alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York; “Comparative Politics and Democratization in Latin America” della Professoressa Morini, che ha portato la regione ispano-americana al centro dei miei interessi; “Historia de las relaciones internacionales después de 1945” del Professor Levi, che mi ha permesso di comprendere le direttrici più recenti delle relazioni internazionali…».

Il tuo percorso di studi al DISPI come ha inciso sul tuo futuro professionale?

«Mi sono iscritta al DISPI proprio con l’obiettivo di avvicinarmi alla carriera diplomatica; pertanto, non si può dire che il Dipartimento abbia inciso sulla mia scelta. Tuttavia, sono certa che le conoscenze acquisite, i dialoghi con i professori di UniGe e le opportunità all’estero mi abbiano aiutata a capire che, effettivamente, questa era la mia strada».

Per concludere, ci puoi raccontare qualcosa sul concorso diplomatico?

«Alla carriera diplomatica si accede mediante concorso. Questo è articolato in tre parti: una prova attitudinale, che è un questionario a risposta multipla, cinque prove scritte ed un esame orale. Le principali materie oggetto di concorso sono storia delle relazioni internazionali (a partire dal Congresso di Vienna), diritto internazionale pubblico e dell’Unione Europea, e politica economica (e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale), nonché le varie tematiche di attualità internazionale. Inoltre, i candidati devono sostenere prove d’esame in inglese e in una seconda lingua a scelta tra francese, spagnolo e tedesco, cui si aggiungono eventuali prove facoltative di ulteriori lingue straniere. Rientrano, inoltre, tra le discipline oggetto di concorso il diritto costituzionale ed amministrativo, la contabilità di Stato, il diritto civile e internazionale privato, e la geografia politica ed economica».

Albergo dei Poveri di Genova– videointervista del Professor Levi alla Dott.ssa Tonelli

Disclaimer

Le opinioni sono espresse a titolo personale e non sono riconducibili al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Ilaria Marasco

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